“Innovare in tempi di incertezza….”

Innovare in tempi di incertezza…….questo il titolo dell’articolo del Professor Giorgio Casoni, docente di Economia al Politecnico di Milano, che riporta le sue riflessioni sulla situazione attuale della crisi economica del nostro paese. In particolare la difficile situazione di crescita del mercato edilizio.

L’andamento dei consumi negli ultimi 15 anni in Italia è stato deludente. Naturalmente vi sono stati periodi di crescita ma essi hanno costituito un’eccezione nel contesto di uno sviluppo troppo modesto, sia in termini assoluti che in relazione alle dinamiche osservate presso i partner europei ed extra-europei. Mettendo a confronto le variazioni medie annue dei consumi su lunghi periodi con le variazioni del prodotto potenziale, emerge l’effettiva rilevanza interpretativa di quest’ultimo. Esso rileva, senza entrare in aspetti tecnici, quanto vale il prodotto di una collettività se i fattori di produzione sono pienamente impiegati. Meglio del prodotto lordo effettivo, quello potenziale dà conto anche delle prospettive dell’economia, di ciò che è lecito attendersi stante l’attuale dotazione di capitale, materiale e immateriale, e della quantità e qualità dell’offerta di lavoro. E, quindi, in via definitiva, la riduzione del tasso di crescita dei consumi è conseguenza della drastica contrazione del tasso di crescita delle nostre possibilità di sviluppo.
Tutte le valutazioni sulla ripresa in corso, pertanto, devono essere lette alla luce della caduta pregressa. Il ritorno ai livelli pre-crisi, tanto in termini di Pil quanto di consumi delle famiglie, richiederà tempo e ingenti sforzi da parte di tutti gli operatori. E’ possibile superare questa situazione di stallo? La risposta è affermativa, anche se dai dati Prometeia è evidente che servono 9 anni per ritornare ai livelli pre crisi e un anno in più per riportare l’occupazione ai livelli del 2007. Allo stesso modo, si conferma quanto ipotizzato più volte in questi anni da Confcommercio. Il problema del paese non è tanto la crisi quanto piuttosto l’incapacità di crescere nei momenti buoni.
Le debolezze strutturali dell’Italia fanno sì che cogliamo marginalmente le opportunità dei momenti di picco nell’attività economica mondiale e subiamo, invece, pienamente, gli influssi delle fasi recessive. Per l’Italia, la questione centrale resta quella della crescita: la produttività dell’ipotetica Azienda-Italia continua a declinare.
Per produrre un po’ di più, in Italia, è necessario lavorare e investire in capitale produttivo molto di più.
Le risposte tattiche a questo evento sono principalmente cinque: un efficace controllo delle spese attraverso al cancellazione di viaggi pianificati, il postponimento dei consumi, un sapiente fai da te aziendale, un’accurata ricerca del valore, ed infine acquisti intelligenti e mirati tramite internet.
Dal consumo della società di massa improntato alla disinformazione e ad usufruire di beni usa e getta è necessario passare al consumo consapevole e intelligente per uscire da questa situazione di crisi. Casoni punta l’attenzione sul business di qualità ma low cost, un piano economico perfettamente in grado di risanare il mercato edile. Ad esempio nelle categorie a basso impatto emotivo si pratica sempre più il trading down, purché in grado di garantire una qualità essenziale, mentre in quelle ad alto impatto emotivo opera il trading up se i prodotti generano reazioni emotive forti (cura del sé, sicurezza e salute della propria famiglia). Emergono così nuovi valori legati alla semplicità e alla frugalità, al di là dell’attuale congiuntura economica negativa. La ricerca del miglior prezzo possibile senza rinunciare alla qualità, infatti il prezzo alto non è più sinonimo di qualità elevata, di conseguenza il prezzo basso non significa necessariamente rinuncia di prestigio.

Il futuro dell’edilizia è nel punto d’incontro tra low cost e qualità: il social housing, una vera e propria evoluzione dell’edilizia sociale che nasce per assecondare le esigenze di mercato.

Ufficio stampa Poliespanso

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