Decreto 24 dicembre 2015: criteri minimi ambientali “CAM” per il settore edilizio

Le attività della Pubblica amministrazione devono essere tese sempre più verso il rispetto dell’ambiente. Un passo importante in tale direzione è il decreto adottato il 24 dicembre 2015 che disciplina i Criteri Ambientali Minimi, o semplicemente CAM.

Ambito di applicazione dei CAM

I CAM si applicano alla progettazione ed esecuzione dei lavori edili tesi alla ristrutturazione o manutenzione di edifici pubblici. Il decreto è parte integrate del PAN GP,  piano d’azione teso a sostenere gli Acquisti Verdi (GPP: Green Public Procurement).

Il GPP è uno strumento di politica ambientale che ha come obiettivo incrementare l’uso di tecnologie e prodotti che siano in armonia con la tutela dell’ambiente circostante. La strategia viene attuata attraverso acquisti di prodotti eco-sostenibili e con la ricerca di soluzioni di lavoro che hanno il minor impatto ambientale possibicam per l'ediliziale, di conseguenza si applica sia ai prodotti, sia ai servizi.

I criteri ambientali si dividono in due categorie: minimi, cioè base, e premianti, in questo secondo caso si tratta di una serie di accorgimenti che, oltre a mirare alla conservazione dello stato ambientale, sono diretti anche ad un intervento migliorativo attivo. La normativa stabilisce che in caso di gara d’appalto le stazioni appaltanti nel valutare le offerte devono tenere in considerazione non solo l’offerta economicamente più vantaggiosa, ma anche l’adozione di criteri premianti nella realizzazione delle opere o nella fornitura di servizi.

Come possono essere individuati i CAM? I CAM si applicano in ogni settore in cui la Pubblica Amministrazione opera, di conseguenza vi possono essere Acquisti Verdi nella fornitura di apparecchiature per uffici, di cartucce, carta ecocompatibile, pulizia e prodotti per l’igiene, contenimento della produzione di rifiuti, uso di serramenti idonei al risparmio energetico, illuminazione pubblica, ad esempio con l’utilizzo di impianti che sfruttano l’energia solare, acquisto di veicoli a basso impatto ambientale ed elettrici e infine in edilizia.

I CAM in edilizia

I criteri ambientali minimi in edilizia richiedono che in caso di nuova costruzione, ristrutturazione o manutenzione degli edifici, cam in edilizia: casa ecologicadebbano essere utilizzati materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale. In seguito specifica ulteriormente nelle varie categorie di lavoro come si può procedere. In caso di gara d’appalto la stazione appaltante deve verificare che i concorrenti siano in possesso della concessione EMAS o una certificazione analoga come la ISO14001. I lavoro edili devono preservare l’habitat. Durante la realizzazione delle opere devono essere adottate tecniche di manutenzione del patrimonio verde, particolare attenzione deve essere riservata alla scelta delle piante affinché siano il più possibile innocue dal punto di vista allergologico. In caso di costruzione di nuovi edifici o riqualificazione delle aree, si deve evitare il più possibile la cementificazione e la superficie permeabile non deve essere inferiore al 60% rispetto a quella occupata dall’immobile. Almeno il 40% della superficie non edificata deve essere destinata al verde, la stessa deve essere pari almeno al 30% del lotto.

I nuovi criteri ambientali minimi prevedono che in caso di costruzione di nuovi edifici o riqualificazione di quelli esistenti è necessario realizzare impianti di cogenerazione energetica in modo da ridurre l’approvvigionamento a fonti esterne.

Questi i principali criteri a cui la Pubblica Amministrazione e le imprese devono attenersi per gli interventi in edilizia.

 

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