La soluzione Poliespanso
Gli edifici nZEB (acronimo di Nearly Zero Energy Building) sono edifici ad elevate prestazione energetiche che richiedono un consumo energetico estremamente basso, quasi nullo.
Il loro fabbisogno dunque, è coperto in maniera significativa da energia prodotta da fonti rinnovabili.
La direttiva europea 31/2010/UE ha imposto agli stati membri di abbassare i consumi energetici degli edifici e ha fornito la prima definizione di edificio nZEB; in Italia tale direttiva è stata recepita con il DL 63/2013, poi convertito in Legge 90 il 3 agosto 2013.
Dal 1° gennaio 2021 la disposizione è stata ufficialmente estesa a tutti gli edifici di nuova costruzione e agli edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevantii quali il Superbonus 110%, inoltre, la richiesta di intervenire su edifici esistenti con importanti ristrutturazioni è aumentata esponenzialmente.
La Legge di bilancio del 2021 ha prorogato fino al 30 giugno 2022 la possibilità di usufruire del bonus e anche per questo è fondamentale ricordare che tutti gli edifici sottoposti a ristrutturazione di primo livello d’ora in poi dovranno rispettare i requisiti di edifici nZEB.
La direttiva europea sta cambiando e cambierà notevolmente le prestazioni energetiche degli edifici, e di conseguenza avrà anche una ricaduta sul valore economico del patrimonio edilizio esistente o in fase di costruzione, penalizzando tutti quegli edifici non nZEB.
Un problema già vissuto sugli immobili invenduti dopo la crisi del 2008.
Il sistema costruttivo Poliespanso, con le sue caratteristiche geometriche, basato sul concetto di prefabbricazione leggera, e con dimensioni e caratteristiche variabili a richiesta, è in grado di soddisfare appieno le cresciute esigenze di isolamento termico.
La velocità di posa, aumentata del 30%, la semplificazione della progettazione, unitamente al vantaggio economico e alla robustezza sismica, lo rendono una scelta strategica vincente per chi opera nel mercato immobiliare, così come semplicemente per la famiglia che vuole costruire casa nel concetto antico di bene durevole.
Alberto Zacchè