Operative le linee guida della classificazione sismica

Sono state presentate ufficialmente il primo di marzo le ‘Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni’. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, hanno promosso questo strumento che ha permesso di attivare degli incentivi fiscali fino all’85% previsti dal Sismabonus per la messa in sicurezza sismica degli edifici, e l’attestazione da parte dei professionisti abilitati dell’efficacia degli interventi.

in cosa consistono?

Le Linee Guida nascono dalla necessità di affrontare la mitigazione del rischio sismico in tutte le zone a rischio del nostro Paese, con l’obiettivo di promuovere il rispetto della salvaguardia della vita umana e la considerazione delle possibili perdite economiche e sociali.
Il Rischio Sismico è definito come la misura matematica/ingegneristica per valutare il danno atteso a seguito di un possibile evento sismico. Dipende da un’interazione di fattori in relazione tra loro: pericolosità, vulnerabilità, esposizione. Le Linee Guida consentono di attribuire ad un edificio una specifica Classe di Rischio Sismico, mediante un unico parametro che tenga conto sia degli aspetti economici che della sicurezza. Sono state quindi definite otto classi di rischio: da A+ (meno rischioso), ad A, B, C, D, E, F e G (maggiormente rischioso).

come attivare i benefici fiscali?

Per attivare i benefici fiscali i Professionisti (Architetti e Ingegneri) dovranno fare riferimento alla classificazione prevista dalle Linee guida sopra-indicate, fondamentali per attivare le misure rafforzate per il Sismabonus.

Rispetto alle ristrutturazioni antisismiche senza variazione di classe, che avranno diritto ad una detrazione del 50%, i vantaggi fiscali per la prevenzione sismica aumentano notevolmente qualora si migliori l’edificio di una o due classi di Rischio Sismico.
Infatti per abitazioni, prime e seconde case, ed edifici produttivi è prevista una detrazione al 70% se migliora di 1 la classe di rischio e una detrazione all’80% se migliora di 2 o più classi di rischi. Per condomini e parti comuni invece è prevista una detrazione del 75% se migliora di 1 la classe di rischio e una detrazione dell’85% se migliora di 2 o più classi di rischio. Le condizioni sono che le detrazioni saranno dilazionate in 5 anni e l’ammontare delle spese non deve essere superiore a 96.000 Euro per ciascuna delle unità immobiliari.

Scegliere sistemi costruttivi in EPS: i Solai e Muri di Poliespanso


In tutte quelle zone dove è presente un alto rischio sismico, è fondamentale quindi che vengano usati dei materiali specifici, come i sistemi costruttivi in EPS di Poliespanso, che sono tra i più adatti per la riqualificazione di case lesionate.

La tecnologia Plastbau di Poliespanso infatti permette di progettare e costruire gli edifici rispettando le normative sulla sismica e garantendo anche di resistere al massimo grado di sismicità previsto per le zone a rischio, grazie alla notevole rigidezza dei muri portanti con un ridotto peso proprio del solaio.

Il sistema costruttivo di Poliespanso, per sua natura intrinseca, permette di ottenere “facilmente” prestazioni sismiche anche superiori ai requisiti minimi prescritti dalle principali normative internazionali e di poter soddisfare le esigenze di durata in esercizio dell’edificio a costi molto contenuti. Inoltre grazie alle caratteristiche dell’EPS, garantisce un notevole isolamento termico e risparmio energetico, portando ad una conseguente riduzione dei consumi.

 

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