La protezione antincendio negli ospedali: l’esempio di Lecco

Intervento per incrementare il livello di sicurezza dei due piani interrati dell’Ospedale A. Manzoni di Lecco, mediante l’installazione di evacuatori di fumo e calore meccanici.

Il nosocomio, con 750 posti letto accreditati, 35 unità operative ed oltre 250 anni di storia, in ambito assistenziale, considera, da sempre, prioritaria la sua funzione sociale. Questa consiste sia nell’offerta di un fondamentale servizio pubblico, rispondente ai bisogni della collettività, secondo il codice etico adottato dall’Azienda, sia in termini di tutela dei lavoratori e dell’ambiente.
A seguito della prescrizione, da parte del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco, inerente l’adozione di un sistema di controllo ed evacuazione dei fumi per i due piani interrati dell’edificio, l’Ospedale di Lecco ha affidato, agli Ingegneri Fulvio Capuano e Gian Carlo Cerveglieri, la progettazione dell’impianto di contenimento fumi dell’area, costituita da reparti critici quali laboratori, radiologia e blocchi operatori.

Nello specifico, per garantire eccellenti performance, in termini di sicurezza nei due livelli caratterizzati da una notevole estensione, da opere edili ed impianti preesistenti, sono state individuate n. 15 zone per l’aspirazione dell’aria dai reparti sinistrati, di cui 9 poste al livello -1 e 6 al livello -2. Inoltre, sono stati installati due sistemi di evacuazione fumo e calore meccanici indipendenti, uno per ciascun piano seminterrato, costituiti da un impianto di estrazione fumo e da uno per il reintegro dell’aria dall’esterno.

Con questi sistemi di evacuazione dei fumi meccanici, è stata garantita una soluzione completa che, oltre ad evitare la propagazione di fuoco e fiamme, tramite la compartimentazione, permette l’immissione di aria fresca proveniente dall’esterno. La portata di aria estratta è superiore almeno del 30% rispetto a quella immessa ed in ogni caso, in conformità a quanto richiesto dal Comando dei Vigili del fuoco, ed in ogni caso non inferiore a 6 volumi/ora.; è stata creata un’adeguata differenza di pressione tra interno ed esterno dell’edificio, in modo che i gas di combustione vengano immediatamente convogliati in luoghi aperti. Questo, consentirà di mantenere praticabili i passaggi destinati all’evacuazione delle persone e rendere efficienti le operazioni di soccorso. Inoltre, l’aspirazione di fumi contribuirà a delimitare la propagazione dell’incendio, garantendo alla struttura una maggiore resistenza complessiva al fuoco.

Ufficio stampa Aldes

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